martedì 15 dicembre 2009

Sfilata di Pane al "Nature"

Post "razzo", con 3 tipologie di pane che ho testato ultimamente.
Fare il pane in casa nonostante le limitazioni del forno è davvero una soddisfazione continua: una volta che ci si abitua è veramente impossibile comprare il "pane" dei fornai cittadini :S(che dopo 2 giorni assume la consistenza di un sampietrino)...

Grazie inoltre al lievito madre che mi ha dato Gabriele Bonci (e che ho continuato a "nutrire" e rinfrescare dopo la fine del corso), la differenza con il pane "commerciale" è ancora più evidente; per non parlare della digeribilità :P

Dimenticavo: le immancabili farine biologiche del Mulino Marino...

Insomma per farla breve la materia prima la fa da padrona anche in questo caso!

PROCEDIMENTO GENERALE PER FARE IL PANE:

Partendo dal presupposto che rinfresco il mio lievito madre almeno una volta al giorno pesandolo e impastandolo con la stessa quantità in peso di farina forte e la metà in peso di acqua.

Quando devo fare il pane procedo in maniera molto semplice: tiro fuori il lievito madre che normalmentre tengo in frigo e lo lascio in un luogo protetto per minimo 3h e mezza; dopo questo primo ciclo lo rinfresco come spiegato precedentemente e lascio che raddoppi sempre fuori dal frigo per almeno altre 3h e mezza.

A questo punto il lievito è pronto per fare l'impasto.

In generale va usato il 30% di lievito sul peso totale della farina, ma dipende se l'impasto prevede l'aggiunta di condimenti o grassi.

Per quanto riguarda l'acqua, di norma la percentuale rispetto al peso della farina è il 70% (grano tenero) per farine integrali come kamut anche 80% o addiritura 100% di acqua calda per la segale.

Il sale va aggiunto quando la maglia dell'impasto è già formato per non "smontare" la lievitazione

Dopo aver fatto l'impasto aggiungendo poca per volta l'acqua, io di solito formo una pagnotta base che lascio lievitare in una bol col fondo cosparso di farina inizialmente nel forno spento coperta da un torcione umido (un oretta abbondante). Poi nel frigo coperta da pellicola per minimo 24 ore.

Dopo che l'impasto è lievitato a dovere, lo tiro fuori senza maneggiarlo troppo, e gli do la forma desiderata mettendolo direttamente in forno su una teglia con carta da forno infarinata e coperta dal solito torcione umido. Fino al raddoppio del volume.

Quando l'impasto è raddoppiato, faccio i tagli sulla superfice (se è necessario umidifico con un pò d'acqua spruzzata) e metto a cuocere a caduta; ovvero faccio scaldare il forno al massimo della temperatura e appena inforno il pane abbasso a 170 rigirando la teglia a metà cottura.

Dopo circa un'ora totale (sempre controllando l'andamento) spengo e lascio 5 min in forno caldo; tiro fuori e lascio raffreddare.

Alcuni Esempi:

Pane 100% Grano Tenero "0" Mulino Marino lievitato 24 h:




Pane 100% Semola di Grano Duro "Libera Terra" lievitato quasi 48 h:




Pane 100% Kamut "Mulino Marino" lievitato 48 h:







Dimenticavo: Questo pane si mantiene dopo essere stato sfornato minimo una settimana rimanendo bello morbido!
Bel risultato no?

Fatevi il pane in casa che come dice Bonci "E' sempre più buono!"
Altrimenti sempre citando Gabriele "Venite a comprallo da me!" XD

Alla prossima

-Lorenzo-

6 commenti:

  1. che bella alveolatura.... complimenti !!!!

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  2. bravissimo!!

    ma la ricetta? il procedimento?

    su Facebook c'è il gruppo del lievito madre con le foto:

    http://www.facebook.com/ddaniela?ref=profile#/group.php?gid=28122414566&ref=ts

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  3. E'da un pò che conosco questa giovane promessa.
    Spero ardentemente che partecipi a post@ la past@, secondo me ci potrebbe riservare grandi sorprese

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  4. Lorenzo vieni domani?

    potrai conoscere un po' di blogger

    http://senzapanna.blogspot.com/2009/12/mercatino-di-natale-alla-chiesa-valdese.html

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